sabato 31 maggio 2008

MANGIARE IN BIANCO


Beh devo scegliere una ricettina con cui iniziare il mio (spero) fashion food blog, ma dopo le due non splendide giornate trascorse, l'unica cosa che mi viene in mente è quella strana cosa che mi veniva detta quando ero piccina ed ero stata male. "Bella (non perchè io sia bella, ma da noi in Calabria si dice a tutti così) devi mangiare qualche giorno in bianco", immaginate come può tradursi una simile raccomandazione nelle confusa mente di una bimba di 5 o alpiù 6 anni... ok se non lo immaginate ve lo dico: posso mangiare tutto quello che è di colore bianco. Per chi non fosse C.I. (Calabrese Inside) la giusta interpretazione della suddetta espressione sarebbe invece: dovresti stare una settimana a pastina (di solito stelline Barilla) in brodo, dove per brodo si intende un guazzetto di acqua tiepida bianca (ovviamente bianca) di amido.


Oddio!!! Ma per fortuna io questo non lo sapevo, la parte franco austriaca delle mie origini impediva la corretta comprensione dei modus dicendi calabresi, e così immaginavo petti di pollo navigare in mari di panna da cucina, spettacolari e gratinatissimi timballi di patate (non quelle a pasta gialla ovvio) fondute caloricissime (ma a 6 anni kissenefrega della dieta!!!) di formaggi e co. per poi trovarmi irrimediabilmente delusa dalla forma brodosa della mia deliziosa cena di questa sera: riso al burro...


Beh io al cibo in bianco sono sempre rimasta fedele insomma... dal mio primo pasto di latte - che poi mia mamma mica lo sapevo che ero intollerante al lattosio- passando per le stelline "decadenti" (in brodo) e arrivando al mio gustosissimo riso paraboiled cotto a puntino e perfettamente mantecato con burro e Grana Padano (io il Parmiggiano, pensate quello che volete, non ce lo metto: è troppo salato)... quindi perchè non restare fedele al mio white food e proporlo come primo sfizioso e gustoso finger food?


Si tratta di una ricettina facile facile facile, che ho provato per la prima volta con del lardo ucraino affumicato (io il lardo non l'avevo mai mangiato prima), beh se siete fortunati e riuscite a recuperarne uno buono... fateci anche due spaghetti...



"WHITE BRUSCHETTA"


Ingredienti:


  • 8 fette di pane (bianco ihihih) preferibilmente pugliese

  • 16 fette sottili di lardo di colonnata

  • pepe bianco

  • rosmarino in rametti


Tagliare le fette di pane tutte della stessa dimensione e tostarle brevemente da ambo i lati.

Adagiare sopra ogni fetta due fettine di lardo e cospargere il tutto con un pizzico di pepe e qualche rametto di rosmarino spezzettato.

Passare in forno per qualche minuto per far ammorbidire il lardo che, leggermente tiepido dà il meglio di se.

venerdì 30 maggio 2008

PERCHE' FINGER


Il Finger food è cibo mangiato con le mani, a differenza del cibo mangiato con un coltello e una forchetta, bacchette o altri utensili.
In alcune culture il cibo si mangia quasi sempre con le mani, per esempio la cucina etiope è servita avvolgendo vari piatti in pane injera.
Esempi generalmente accettati di finger food sono i salatini, i rotoli di salsiccia, salsicce su stuzzicadenti, formaggi e olive su stuzzicadenti, ali di pollo, involtini primavera, quiche, samosa, bhajis alla cipolla, patate fritte, vol au vent e arancini di riso. Altri cibi conosciuti che vengono a volte considerati finger food includono la pizza, gli hot dog, la frutta e il pane.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Beh grazie Wikienciclopedia per questa dettagliata descrizione di cosa sia il finger food, ma vedete per me il Finger Food è più di una definizione, rappresenta il mio modo di esprimermi in cucina.
Da brava artista, quale mi hanno spesse volte definito, esprimo il mio essere e la mia poliedrica fantasia, mediante le più disparate tecniche (pittura, scultura, arti decorative ecc.) e così amo fare in cucina e poichè il mio sentire è difficilmente univoco, il finger food con i suoi formati mignon e l'imperativa variegazione dei menù mi consente di esternare emozioni, di concretizzare sperimentazioni e, perchè no, suscitare elogi, che seppur piccoli come le porzioni che li hanno ispirati, possono illuminare la mia gioia come il palato di chi li ha gustati (iniziamo bene... la rima baciata spero la perdonerete, ma quando sono ispirata succede eheheh).
Cercherò di trovare rime culinarie fingerfoodiane all'altezza delle mie rime letterarie e di illuminare palati e fantasie.